Per chi lo guarda dall’alto, il fondovalle appare come una distesa di prati verdi, punteggiata qua e là da macchie di alberi e dai pochi orti rimasti, in mezzo alla quale sono adagiate le borgate di Tredolo, Baselia e Vico. In questo territorio esistono sentieri, seppur poco noti, inediti e di grande bellezza paesaggistica.
Anello di fondovalle
Si tratta di una bella e facile passeggiata lungo i sentieri che circondano l’abitato di Forni, utilizzati in passato per lo sfruttamento del bosco, dei prati o per raggiungere i numerosi casolari. Lungo il percorso si incontrano capitelli votivi di varia fattura e numerosi resti di manufatti a ricordare la vita rurale di un tempo.
Ma, soprattutto, ci si immerge nella rigogliosa natura passeggiando tra i boschi di latifoglie e le numerose erbe aromatiche e officinali. Muovendosi con cautela e in silenzio si possono osservare caprioli al pascolo, volpi in cerca di prede e numerose specie di uccelli che popolano i rami degli alberi. Salita per ZuvielLe montagne e i prati della Carnia sono cosparsi di numerose icone votive di svariate forme e dimensioni, simbolo della profonda religiosità che caratterizzava la quotidianità delle genti di montagna. Questi manufatti sono posti spesso in località di interesse strategico (incroci o sentieri) o di particolare bellezza paesaggistica. Alcuni, recuperati grazie all’interventi di volontari e di alcune associazioni (ad esempio il C.A.I.), fanno nuovamente bella mostra di sé. È il caso del Cristin di Zuviel, posto metà strada di questa lunga passeggiata tra casolari, pianori e il ruscello dell’omonima località.
La piana di Tens
La piana di Tens si trova all’ombra del maestoso Monte Pramaggiore, adagiata sulla sponda destra del fiume Tagliamento. In quest’ampia zona pianeggiante si può ascoltare il cinguettio degli uccelli, osservare gli stambecchi sulle pendici del monte, sentire i suoi peculiari aromi e profumi fatti d’erba di fresco tagliata, di fragranze di fiori, tra cui spicca quella del mughetto.
Tra i casolari di Forni
Un tempo la vita di queste valli carniche non era certamente delle più facili. Per via della quota elevata e per le condizioni climatiche spesso sfavorevoli, ogni radura e spazio soleggiato venivano sfruttati per la sussistenza delle famiglie, delle greggi o delle mandrie. A questo scopo si costruivano, disseminati qua e là, numerosi casolari. Ad oggi questi manufatti vengono sfruttati soprattutto nel periodo estivo, quando la natura e il clima sono nel massimo splendore. Questo è un percorso di breve durata e di semplice percorribilità ma di intenso interesse storico e naturalistico, che ci propone un piccolo ritorno al passato ricco di sorprendenti suggestioni.
Val Auza
L’acqua dei torrenti che, scorrendo tra sabbie, ciottoli e massi dei secolari greti, porta al mare un pò di montagna è una delle vere bellezze della Carnia. È una goccia che scende dal muschio, imbevuto di rugiada e umidità, che crea in successione rigagnoli, ruscelli, torrenti e fiumi. In questa valle si può quindi ascoltare l’acqua del rio Auza, l’elemento cardine di questo inebriante percorso, nel suo ritmato gorgoglio che scorre tra rocce a strapiombo, accompagnata dal canto dei merli acquaioli intenti a raccogliere cibo tra i muschi. Un suono rilassante che trasporta il viaggiatore durante questa splendida escursione.