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“Le vie dell'Acqua” è un percorso museale a cielo aperto che si snoda lungo le strade di Forni di Sotto. Il suo obiettivo è di far riemergere le tracce di un complesso sistema di architetture dell'acqua nato lungo e grazie ai torrenti che attraversano il territorio comunale.
Il percorso attraversa le tre borgate e le tappe sono scandite dalle ottocentesche fontane presenti a Tredolo, Vico e Baselia, dove si trova anche il lavatoio recentemente ricostruito secondo un procedimento filologico.
Lungo le sponde di alcuni torrenti che solcano le tre borgate di Forni di Sotto (Tredolo, Baselia e Vico) nel corso dell'Ottocento si è sviluppato un ampio complesso caratterizzato da mulini, fabbriche, segherie, lavatoi e fontane. Il percorso attraversa le tre borgate e le tappe sono scandite dalle ottocentesche fontane presenti a Tredolo, Vico e Baselia, dove si trova anche il lavatoio recentemente ricostruito secondo un procedimento filologico.
La necessità di avere l'acqua vicino alle abitazioni ha permesso ai fornesi di sfruttare l'acqua lungo le sponde dei torrenti e dei rii del comune, comportando la deviazione dei corsi d'acqua verso canali e rogge all'interno o in prossimità dei centri abitati. Nacquero così le fontane presenti nelle tre borgate la cui realizzazione risale alla metà del XIX secolo.
A Baselia, grazie a una devizione del Rio dei Mulini, l'acqua veniva portata per alimentare il lavatoio, il luogo attrezzato per il lavaggio a mano della biancheria.
Fino alla metà del Novecento il processo di lavaggio dei panni veniva fatto manualmente in questi luoghi pubblici. Oltre a essere un luogo di lavoro, quindi, il lavatoio era un luogo di incontro sociale, soprattutto femminile.
